Testo critico di Silvia Bonomini

Ciò che a prima vista traspare nelle composizioni di Paola Adornato è lo stretto rapporto tra colore ed emozione. Dopo l’osservazione diretta di elementi della natura o di oggetti particolari, la sua pittura si distacca dalla descrizione naturalistica per configurarsi come organica spazialità che si amplifica con l'uso sapiente del colore. Così, l’accentuato cromatismo crea nei suoi dipinti sulfuree atmosfere che dissolvono schemi plastici e il suo mondo espressivo si trasforma in un regno impalpabile dove le forme si deformano e si alterano con tratti quasi caricaturali.

Una pittura, quella della Adornato, in cui le vicende della vita diventano meditazione ed evocazione, in una sorta di introspezione psicologica in grado di scuotere l’animo del fruitore. Gli astratti della Adornato evidenziano così un’attenta sensibilità nei confronti del mondo che la circonda, cogliendone quei sintomi di bellezza che pervadono le sue composizioni di un’armonia che è di natura interiore. Con questi lavori Paola Adornato fa parlare direttamente l’opera provocando meraviglia e stupore, oltre che sorpresa per la capacità di nascondere, all’interno delle immagini, significati profondi che richiamano i grandi temi della società di oggi.